Eeb-copertina

Emicrania e Biliardo

Viaggio tra neuroscienze, emicrania e sport (con un pizzico di filosofia)

L’argomento portante di questo libro è la “disabilità prestazionale emicranica”, intesa come transitoria compromissione del comportamento che va ben oltre l’inadeguatezza del “gesto” sportivo (ad esempio, dell’errore esecutivo manuale o calcistico, che pure di tale disabilità fanno parte).

In effetti, l’inquinamento neuronale emicranico (neurobiological disorder degli AA. di lingua inglese) che sottende il difetto, interessa non solo aree cerebrali che presiedono attività motorie, ma coinvolge, come si vedrà, strutture corticali, sottocorticali, assiali, endocrine deputate a loro volta alla elaborazione della ideazione, della memoria, dell’attenzione, del controllo emotivo, del controllo esecutivo, oltreché funzioni vegetative che concorrono con quelle al mantenimento dell’omeostasi (la capacità degli organismi viventi di mantenere un equilibrio funzionale adeguato, nonostante il variare delle condizioni ambientali esterne o interne).

L’originalità dell’impostazione del libro, oltre che nella varietà dei temi trattati, sta nel supporto adottato, in funzione esemplificativa, dall’Autore: il Gioco del Biliardo, i cui fondamentali vengono inseriti nel testo “in punta di piedi”, in modo da poter essere assunti agevolmente anche dal lettore inesperto.

Anche se condotta in modo inusuale, si tratta di una rassegna critico- divulgativa di argomenti neuroscientifici che, quotidianamente proposti da prestigiose testate, hanno ormai catturato l’interesse del pubblico.

Ezio (812)

Nel testo viene descritta, sia pure a grandi linee, l’anatomia funzionale delle strutture nervose che sono alla base dell’esecuzione del gioco, la loro fisiologia e, ovviamente, l’influenza che esercita sul tutto l’Emicrania, riconosciuta recentemente, insieme alla Cefalea Tensiva, come la malattia più diffusa nel mondo e già collocata dalla O.M.S. al 19° posto fra le malattie disabilitanti.

Meritevoli di attenzione particolare sono i suggerimenti sulla terapia dell’emicrania (distribuiti in modo discorsivo in diverse parti del testo) forniti dall’autore, tendenti ad evitare al paziente, o ridurre al minimo, il ricorso a farmaci sintomatici specifici, in particolare ai triptani, i cui margini di sicurezza e di innocuità non sono risultati pari alle promesse portate avanti, per molti anni dopo il loro ingresso nella farmacopea ufficiale, dagli appartenenti a organizzazioni promotrici degli stessi.

I ripensamenti successivi su questi farmaci e le limitazioni contenute nelle ultime linee guida (quelle del 2011) non sono bastate a sgombrare il campo dai pazienti afflitti dalla sindrome da overuse, ossia dalla cronicizzazione della malattia dovuta all’uso eccessivo del farmaco.

Nel libro viene inoltre sottolineato un importante aspetto salutistico del gioco: stante la persistente carenza di rimedi farmacologici più efficaci, la pratica sportiva adeguata all’età e condotta anche molto avanti negli anni (in particolare, per le sue caratteristiche di impegno psico-fisico protratto e equilibrato, il gioco del biliardo), rappresenta a tutt’oggi il miglior rimedio per la prevenzione dell’atrofia cerebrale senile che sottende malattie involutive fra le quali il Morbo di Alzheimer.


Riconoscimenti

Premio cesare pavese

Vincitore a settembre 2014 del XXXI Premio Letterario Cesare Pavese per la sezione Medici Scrittori.
Visita la pagina dedicata al Premio.


Comunicati Stampa

Comunicato stampa Invito del ponte circolo dei lettori 2 Comunicato stampa castelnuovo Invito castelnuovo

Recensioni

Torino Medica

Il bisogno di filosofia in medicina
Recensione a cura di Nicola Ferraro, caporedattore di TorinoMedica

Il medico autore di questo libro può far venire in mente il prof. Isak Borg, protagonista del “Posto delle fragole” perché questo libro mi sembra un’ottima testimonianza di quanto di meglio realizzato dai “solisti” dell’approccio scientifico alla Medicina. È l’epoca recente in cui nell’attività professionale quotidiana si cercava di arrivare alla diagnosi utilizzando tutto quello che si aveva in borsa: stetoscopi diversi per selezionare le frequenze sonore provenienti dal corpo del malato da analizzare, il fonendoscopio e in studio il microscopio con i suoi accessori, ad esempio la camera di Burker per eseguire un emocromo o i capillari millimetrati per fare una VES…

Il libro, frutto di una solidissima impalcatura culturale, è in fondo anche un inno scientificamente corretto alla vita, alla natura umana e al cervello che è il motore della nostra evoluzione biologica per la nostra specie in quanto produttore incessante di cultura... Leggi tutta la recensione »

Rivista di Psicologia Individuale

Novità Editoriali
Recensione a cura di Silvana Lerda, caporedattore di "Rivista di Psicologia Individuale"

Quest’opera pare trovare un’adeguata collocazione all’interno del n. 74 della Rivista di Psicologia Individuale, dopo aver discusso, tra gli altri argomenti, anche di demenza. Secondo l’Autore, infatti, le attività sportive come il biliardo, praticate anche in età avanzata, possono rappresentare un eventuale rimedio per la prevenzione dell’atrofia cerebrale, che sottende malattie involutive fra le quali per l’appunto il morbo di Alzheimer.

Il tema intorno al quale il testo si articola è la “disabilità prestazionale” indotta dall’emicrania, malattia invalidante e complessa, di cui sono parti integranti sia il dolore sia la sintomatologia collaterale. L’elemento qualificante tale patologia, secondo l’Autore, non è dato dall’aspetto algico, bensì dall’ “inquinamento neuronale polifocale”, che, a seconda delle strutture neurali in cui agisce di volta in volta, determina le disfunzioni corrispondenti. L’emicrania è collocata dall’OMS al XIX posto tra tutte le patologie note come causa di disabilità; quest’ultima non è conseguente al dolore, ma parte essa stessa della malattia... Leggi tutta la recensione »